Sinceramente non so nemmeno io come definire il capitolo...Mi piaciucchia ma non mi soddisfa...piu lo leggo piu trovo cose che non vanno....Quindi basta...Lascio a voi ogni sentenza...
CAPITOLO
4
In
poco tempo arriviamo a casa mia anche se, mentre eravamo in macchina, vedevo
che continuava a sentir dolore per il modo in cui contraeva la mascella quando
si toccava lo stomaco e a volte anche il petto.
Appena
entriamo appoggio subito le nostre cose e corro in bagno a prendere
l’occorrente per le medicazioni. Quando torno da lui lo trovo in soggiorno
intento a guardare le foto che ci sono sui mobili.
-Sei
carina anche con i capelli corti sai?- dice all’improvviso girandosi verso di
me e mostrandomi la foto che ho mandato a mio padre un paio di anni fa, mentre
io ho il respiro bloccato per quello che ha detto.
Non
è possibile che uno come lui possa trovare me carina.
-Ehi Bella...Respira...- dice appoggiando
l’immagine e ritornando al mio fianco fermandosi a pochi centimetri dal mio
corpo
-E
sei bellissima quando arrossisci. Sai anche questo?- dice poi abbassando il
viso verso il mio e come nel sogno più bello che ha popolato le mie notti in
queste due settimane, le sue labbra si appoggiano sulle mie, sfiorandole
lievemente.
-Tu
lo sei sempre invece...- sussurro appena le nostre labbra si allontanano e i
nostri occhi si perdono di nuovo gli uni negli altri. Un sorriso lieve compare sul suo volto ma a quel movimento il
labbro si riapre provocando ancora una fuoriuscita di sangue.
-Bella
io...-inizia a dire ma lo blocco prima della fine della frase.
-Prima
conviene che ti fai una doccia per toglierti il sangue così ti medico e poi
possiamo parlare con calma… Ok?- dico sorridendogli quando vedo un piccolo
broncetto che gli compare sul viso
-Ok...Ehm
Bella…Ora che ci penso io non ho un cambio..-
-Uhm
tranquillo arrivo...Dovrei ancora avere qui un po’ di cose di mio cugino. Le lascia
quando viene a trovare Charlie prima di ripartire per affari...- dico correndo
di sopra per cercare dei vestiti di Jake ma a metà scala mi fermo perche un
lamento mi fa girare e trovo Edward sui primi scalini che dolorante è piegato
su se stesso e si tiene lo stomaco.
Lo
raggiungo in un secondo, fortunatamente senza cadere, e facendolo appoggiare a
me lo accompagno fino in bagno dove lo faccio sedere sul bordo della vasca.
-Arrivo
subito..- dico ritornando nella camera degli ospiti e prendendo tutto il
necessario per Edward, arrossendo alla vista dei boxer perchè immaginarli su
Edward mi provoca un eccitazione assurda.
-Edward
posso entrare?- chiedo prima di riaprire la porta del bagno nel caso sia mezzo
nudo ma non è cosi perche lo vedo ancora tutto vestito che mi guarda con una
faccia strana.
-Ehm...Mi
servirebbe una mano...Mi fa malissimo lo stomaco quando sollevo le braccia per
cambiarmi..- dice arrossendo.
-Ooooh
uhm ok ti... Ti aiuto io..- sussurro in completo imbarazzo appoggiando il
cambio sul mobile e avvicinandomi a lui.
Appena
le mie mani arrivano al bordo della sua felpa una scossa mi percorre l’intero
corpo e anche lui vedo che ha la stessa sensazione.
Tremando slaccio la zip e tolgo l’indumento
lasciandolo con una camicetta bianca dallo scollo a V che aderisce
perfettamente al fisico scolpito. Il mio cuore inizia a battere freneticamente
quando inizio ad alzarla sotto i gemiti di dolore di Edward mentre solleva le
braccia per toglierla.
Una
volta sfilata non riesco a non ammirare la perfezione del suo corpo: i muscoli
non sono troppo evidenti ma si intravedono solo lievemente, le spalle sono alte
e larghe ma non troppo muscolose ma le cose che catturano la mia attenzione sono le medagliette che ha
appese al collo e soprattutto il tatuaggio sul suo braccio.
-E’
il...- inizia a dire ma lo anticipo
-Il
koru maori...E’ bellissimo...- dico passando le dita sulla superficie del suo
braccio –ha un significato bellissimo...Sai volevo farlo anche io quando ho
deciso di venire qui..Beh diciamo che io puntavo a farlo un pochino più piccolo...-
dico ridacchiando e facendo sorridere anche lui – Simbolo di cambiamento, mi ha
sempre affascinato... Tu quando l’hai fatto?-
dico ma me ne penso quasi subito quando noto che il sorriso gli scompare
dal volto e abbassando gli occhi mi
sussurra
-In
realtà simboleggia l’inizio di una nuova vita e io…Beh l’ho fatto quattro anni
fa,quando Carlisle ed Esme mi hanno adottato..-
-Scusami
Edward non volevo essere cosi ficcanaso... Non avrei dovuto chiedertelo...-
dico accarezzandogli il volto e lui blocca la mia mano sulla sua guancia
facendosi coccolare chiudendo gli occhi e lasciando andare un sospiro.
-Tranquilla...
Non potevi saperlo...- dice poi aprendo gli occhi e fissandoli nei miei noto che
sono lievemente lucidi –ora conviene che mi faccio una doccia perchè poi devo
fare una cosa..- dice schiarendosi la voce e cercando di fare un lieve sorriso.
-Uh
si… Che scema... Ehm… Non devo più fare nulla, nel senso fai tu ora giusto?-
domando riferendomi al resto dei vestiti che indossa completamente rossa.
-Oh
si si tranquilla quelli ci riesco...- dice anche lui imbarazzato mentre io mi
defilo alla velocità della luce con un semplice -A dopo-
Mentre
Edward è sotto la doccia mi metto ai fornelli per preparare qualcosa per cena e
ripenso a tutta questa giornata iniziata male ma continuata bene a parte il
fatto che Edward è stato malmenato.
Per
la prima volta abbiamo parlato,si è preoccupato per me,mi ha difeso da quei
cretini,mi ha detto che sono bellissima ma soprattutto mi ha baciata.
E
io invece? Non son riuscita a dire molto a parte che anche lui è bellissimo
anche se avrei voluto gridagli che dal primo giorno in cui l’ho visto mi sono
innamorata di lui.
E
quando l’ho spogliato poi è stato il momento più imbarazzante della mia vita. Avrei
voluto saltargli addosso e passare le mie labbra su ogni centimetro del suo
corpo cosi perfetto. E’ stato difficile riuscire a calmare i miei bollenti
spiriti! Per fortuna ci sono riuscita ma solo portando il discorso su altro che
però ha avuto l’effetto di rattristarlo.
E
ora che farò quando tornerà qui finita la doccia? Se si fosse pentito di avermi
baciato e prima quando l’ho interrotto voleva dirmi quello? Oddio li si che
crollerei in lacrime.
Mi
blocco con il cucchiaio a mezz’aria proprio pensando a questa cosa mentre il
panico mi assale e son costretta a poggiare entrambe le mani sul pianale e
cercare di rilassarmi un secondo perche se no rischio di impazzire.
-Bella
che ti succede?- chiede all’improvviso Edward comparendo alle mie spalle facendomi
saltare per lo spavento mentre il cucchiaio mi vola nel lavandino.
-Oddio
Edward ma tu arrivi sempre alle spalle per spaventare la gente?- chiedo
mettendo una mano sul cuore e cercando di regolarizzare i battiti.
-Scusami
però vedevo che facevi respiri affannati e pensavo stessi di nuovo male...-
dice mortificato. Mi giro per poterlo tranquillizzare ma appena lo faccio il
mio sguardo finisce sul suo corpo mezzo nudo –Ehm non sono riuscito a mettere
da solo la felpa perche mi fa male quando porto troppo indietro le
braccia,potresti...Si ecco potresti darmi una mano?- chiede rosso in viso.
-Si
certo vieni ti aiuto...- dico facendomi passare la maglia ma mentre lo fa i
miei occhi si posano sul suo corpo e noto che dei lividi iniziano ad
intravedersi –Edward oddio ma che diavolo ti hanno fatto...Guarda qui,domani ti
usciranno degli ematomi immensi...- mormoro preoccupata passando le mie dita
sul suo petto laddove stanno uscendo le macchie violacee e sentendo i suoi
muscoli fremere sotto il mio tocco.
-Mi
hanno preso a calci mentre ero a terra e non sono riuscito del tutto a pararli
perche più che altro coprivo la faccia..- dice passandosi una mano sul
sopracciglio spaccato
-Ora
vieni qui che ti medico che poi è pronta la cena...- sussurro prendendolo per
mano e andando con lui in soggiorno sul divano dove avevo lasciato il
necessario per le medicazioni –ti va bene che sono un’attira disgrazie e ho
tutti i medicinali possibili ed immaginabili a portata di mano, soprattutto
quelli per botte e cadute visto che l'80% del mio tempo lo passo facendo
compagnia al pavimento..- dico ridacchiando mentre inizio a passare la pomata
sul suo petto per poi fasciarlo.
-Con
questa domani ci saranno solo le macchie ma il dolore sarà decisamente meno del
previsto- dico mentre Edward non distoglie nemmeno per un secondo lo sguardo da
me, seguendo attentamente ogni mia mossa, ed aiutandomi alzando le braccia
quando devo fasciargli il petto.
Imbevo
il cotone con il disinfettante e passo alla parte più difficile e probabilmente
più dolorosa per lui. Infatti appena appoggio il batuffolo sul suo sopracciglio
spaccato un gemito di dolore gli sfugge dalle labbra.
-Scusami
non volevo farti male...- sussurro mentre lui non smette di fissarmi con i suoi
occhi smeraldini.
-Tranquilla
non mi hai fatto nulla tu,anzi stai facendo sin troppo per me...- risponde
-Eh dai,neanche avessi fatto chissà che
cosa! E’ il minimo visto che l’hai fatto per prendere le mie difese..- dico
ultimando il lavoro con il sopracciglio e mi abbasso cambiando il batuffolo di
cotone e prendendone un altro per disinfettare il labbro ma,una volta imbevuto,
non riesco ad avvicinarlo alle sue labbra perchè appena mi giro quest’ultime
finiscono sulle mie facendomi spalancare gli occhi shockata.
La
sorpresa dura solamente pochi secondi e subito mi ritrovo ad approfondire il
bacio facendo scorrere la mano tra i suoi capelli,ancora umidi per via della
doccia. Cerco di far piano con i movimenti visto che il labbro è ancora da
medicare ma lui non è dello stesso avviso perche dopo qualche secondo diventa
passionale e cerca un maggior contatto facendo cosi iniziare a danzare insieme
le nostre lingue.
Ci
fermiamo dopo un tempo per me indefinito e appoggiamo le nostre fronti tra loro
quando Edward inizia a parlare.
-Bella...Prima
mi hai fermato per mandarmi di sopra a far la doccia ma ora non ho intenzione
di farmi interrompere di nuovo per cui ti prego fino a quando non finisco il
mio discorso non dire nulla ok?- chiede
e io annuisco solamente ancora rintronata dal bacio appena ricevuto
-Ecco
vedi...Non sono mai stato un tipo molto sociale ed espansivo anzi ho sempre
voluto starmene sulle mie già quando ero piccolo. Le cose peggiorarono poi
quando morirono i miei genitori in un incidente in macchina mentre mi venivano
a recuperare da un mio compagno di scuola quando avevo circa sai anni. Da li ho
continuato a passare da una casa famiglia all’altra a causa proprio di questa
mia asocialità. Figurati,nessuno voleva adottare un ragazzo che nemmeno ha
voglia di salutarti. Tutto cambiò poi quando quattro anni fa Carlisle mi ha
adottato. Sinceramente non me l’aspettavo ma subito mi hanno accettato
riuscendo a sopportare il mio carattere cosi cupo. In questi anni però sono
riuscito a riprendermi grazie a loro e ad aprirmi leggermente soprattutto per
merito di Emmett ed Alice. Poi sei arrivata tu, e hai portato un nuovo
spiraglio nella mia vita...Non so cos’hai ma il primo giorno quando sei entrata
nel parcheggio tutta sorridente,è stato come se quel sorriso mi avesse colpito
direttamente e avesse portato un po’ di chiarore nella mia vita… Non riuscivo a
non lanciarti sguardi durante la giornata per vedere le tue espressioni che
passavano dall’annoiato quando facevamo matematica all’affascinato quando
facciamo letteratura. E quando sei arrivata in libreria una settimana fa le
cose sono migliorate ancora di più perchè potevo osservarti anche al di fuori
della scuola mentre sognante gironzolavi tra gli scaffali,a volte facendo facce
buffe per i mille viaggi che eri costretta a fare non conoscendo ancora la
giusta posizione dei libri- dice ridacchiando mentre io sono paralizzata,con la
bocca spalancata completamente shockata dalla sua confessione -quello che
voglio dirti è che...Beh mi sono innamorato di te Isabella..Penso dalla prima
volta che ti ho vista,ma sono stato sempre cosi codardo da non riuscire nemmeno
a parlarti direttamente e per poterti conoscere ti tenevo sveglia fino a tardi
la notte mandandoti messaggi perche ero troppo spaventato dall’idea di un tuo
rifiuto che non sarei riuscito a sopportarlo. Ma oggi non ce l’ho più fatta… Ero
stufo di sentirti via messaggio e poi non parlarti quasi durante il giorno solo
a causa della mia timidezza cosi mi sono fatto avanti e devo dire che ne è
valsa la pena. Anche di prendere quelle botte per difenderti,l’ho fatto e lo
rifarei mille volte per te...- dice sfiorandomi il volto con una mano mentre
delle lacrime sfuggono incontrollate dai miei occhi.
-Ora…
Beh ora se vuoi posso andarmene ma prima dovevo dirti queste cose… Son due
settimane ormai che tengo tutto dentro e stavo esplodendo...- dice passandosi
una mano nei capelli nervoso cosi io prendendo coraggio dico solamente l’unica
cosa che penso.
-Ti
amo Edward... Dal mio primo giorno di scuola quando,arrivando nel parcheggio ho
visto la mia macchina preferita con all’interno un conducente affascinante con due
occhi smeraldini che mi hanno stregato e a cui pensavo ogni istante della mia
giornata..- faccio per continuare ma vengo fermata da un’Edward sorridente che
mi abbraccia e stringendomi mi fa volteggiare per aria fino a quando un piccolo
dolore non lo fa bloccare e quasi mi ritrovo col sedere a terra.
-Ehi macho man allacciati la felpa che fa
freddo e andiamo a mangiare che ho abbastanza fame...- dico lasciandogli un
bacio a schiocco sulle labbra per poi iniziare ad andare in cucina.
-Bella
ma quanto è muscoloso tuo cugino scusami? Ci sto dentro quasi due volte in
questa felpa mentre i pantaloni mi vanno giusti..-
-Beh
faceva rugby quindi diciamo che ha due spalle non indifferenti...- dico
ridacchiando al pensiero del fisico di Jake che come dice Charlie
"assomiglia ad un imbuto".
-Uhm
ok ora capisco...-
-Edward
ascolta non conviene che fai una chiamata a casa?Sono già le 9 di sera e magari
si preoccupano se non ti vedono tornare- dico prendendo la sua mano e facendolo
sedere a tavola
già
mi ero dimenticato...Esme sarà come sempre in pensiero...- dice mentre un
piccolo sorriso si fa spazio sul suo volto.
-Tieni
prendi...Io nel frattempo servo la cena- dico passandogli il cordless e poi lo
sento chiamare casa e parlare
-Ciao
Es... Mamma... Ascolta starò fuori per il fine settimana... No non nel cottage
dico proprio fuori... Ecco sono con...- si ferma fissandomi quasi per chiedermi
il permesso di dire o meno con chi è ed io gli faccio un cenno affermativo arrossendo
–ecco sono a casa di Isabella,la figlia di Charlie… Si è lei la ragazza della
biblioteca... Ecco noi...Vedi sono da lei perche lui deve stare fuori tutto il
fine settimana e così volevo tenerle compagnia non mi va che stia a casa da
sola...Ecco beh,quello non lo so ancora...- dice arrossendo -Si ok mi farò
sentire...Ciao a presto...Anche a voi- dice riattaccando
-Scusami
ma voleva sapere dov’ero..- dice per la prima volta abbassando lo sguardo dal
mio
-Tranquillo
Edward non ci sono problemi per me...-
-E
mi ha chiesto anche il motivo per cui rimanevo per tutto il fine settimana cosi
gli ho parlato di Charlie ma poi mi ha chiesto come mai stavo con te e se
stavamo insieme e io...Beh...- balbetta
-Tu
gli hai detto che non lo sapevi..- finisco la frase per lui.
-Ecco
si esatto...Senti Bella so che è presto ma...Dici che noi due potremmo, ecco,
potremmo stare insieme, come una coppia intendo...- chiede imbarazzato
-Si!!!!-
rispondo di getto forse con voce troppo alta perche Edward scoppia a ridere –cioè
volevo dire che mi farebbe piacere insomma essere la tua ragazza.. Sempre se
per te va bene...- dico rossa
-Certo
che mi va bene Bella!- risponde lui
-Sai
ancora non mi sembra vero tutto questo... Fino a inizio settimana non ci
eravamo mai rivolti parola e va beh io ero già cotta di te e sapere che anche
tu provi qualcosa per me sembra essere uno di quei fantastici sogni che facevo
la notte-
-Si
in effetti è molto strano anche per me...Non pensavo che sarei riuscito ad
uscire dal mio guscio ma come ti ho già detto tu hai cambiato molte cose in
me...Ora però mangiamo che oggi mi sei svenuta tra le braccia per non aver
mangiato nemmeno un boccone..- dice facendomi sorridere ed entrambi iniziamo a
cenare.
Continua.....
Oddio....Non so che dire....A parte che aspetto i vostri pareri... Bacioni
sara