domenica 23 dicembre 2012

CAPITOLO 5



Finalmente aggiorno anche qui...

CAPITOLO 5
Finiamo di cenare tra una chiacchiera e l’altra sugli aneddoti di Alice e Emmett e ci sono dei momenti in cui devo fermarmi per poter riprendere fiato per il troppo ridere.
-Edward vai pure di la tranquillo tanto qui manca pochissimo e ci metto due secondi a sistemare- dico riferendomi alle poche cose da lavare.
-No Bella ti do una mano cosi facciamo ancora prima ok?- dice avvicinandosi.
-Uhm ok ma.....-mi fermo all’improvviso quando una figura familiare compare nel mio campo visivo –Amoreeeeeeeeee...- grido fiondandomi verso il mio frugoletto che ha appena varcato la soglia della cucina –mi ero completamente scordata di te...Dov’eri piccola peste?- dico iniziando a spupazzarmelo tutto
-Bella ma che diavolo stai facendo?- chiede Edward avvicinandosi a me e vedendo con chi sto parlando –oddio ma quello è un cane?!?!?!- domanda
-Certo cosa pensi che sia se no?- gli rispondo acida. Mai dire qualcosa contro la mia piccola pulce
-No non per dire nulla...E’ che è cosi piccolo!come si chiama?- domanda accovacciandosi al mio fianco per coccolarlo insieme a me
-Tokyto- dico
-Uhm Tokyto...Nome strano direi...Come mai l’hai chiamato cosi?- domanda ridacchiando
-Ehm storia lunga...Diciamo che visto le dimensioni e visto che corre come un dannato mi veniva da chiamarlo Speedy Gonzales poi però stavo vedendo un film ed è comparso quel nome e mi è piaciuto subito per cui l’ho chiamato Tokyto... Toky per gli amici,e Coso per Charlie...- dico ricordandomi mio padre che non imparerà mai a chiamarlo col nome giusto
-Ma è cosi piccolo!!!!Sembra un topino-
-Ehi!!!Il mio Toky non è una pantegana... E poi è logico che è piccolo ha si e no 2 mesi!- dico indicandoglielo
-Ok ok non volevo mica dire nulla di male... Mi piace...E’ simpatico...-
-Già già...il mio amorino...- dico coccolandolo sotto il musino
-Ehi ehi ehi ho già un rivale in amore?- mi chiede Edward
-Oh ma lui è arrivato prima di te mio caro...- gli rispondo ridacchiando
-Uhm quindi dici che è lui che ha la priorità...- chiede con fare pensieroso
-Beh direi di si...- rispondo vaga avvicinandomi
-Uhmmmm in questo caso allora dovrò darmi da fare per conquistare il suo cuore dolce donzella non credi?-mi dice con un sorriso mozzafiato
 -Eh gia...E sappi che Toky ha già rapito più della metà del mio cuore quindi sarà un arduo compito..- dico di rimando
-Tranquilla...Ho i miei assi nella manica...- mi risponde avvicinando il suo volto lentamente al mio incantandomi con i suoi occhi verde smeraldo
-Quel sorriso da infarto è uno di quelli?- sussurro imbambolata
-Si...Direi di si... Perche sta funzionando?- dice avvicinandosi ancora di piu a me
-Direi.....Direi che ...Potrebbe funzionare..- balbetto ormai persa
-Bella....Posso.....Posso baciarti?...- domanda a pochi centimetri dal mio volto ed io non posso fare altro che annuire e subito le nostre labbra si sfiorano lievemente
-Ti amo...-mi sussurra tra un bacio e l’altro
-Ti amo anch’io Ed...- sussurro allacciando le mie braccia al suo collo e continuando con quel gioco di sfioramenti lievi di labbra.
-Sei l’unica ragazza che mi abbia mai preso il cuore...– sussurra prendendomi il viso tra le mani - Ti prego non abbandonarmi mai...-
-Non potrei mai Edward..Non ora che ti amo e so che tu ami me...Sarebbe impossibile...- dico facendo scontrare le nostre fronti –e ti prego non essere triste, amo vederti sorridere, sei ancora piu bello...- dico accarezzandogli una guancia lievemente ispida per la barba
-Lo so che ho sempre il muso ma, ti assicuro che fino a poco fa non avevo molto per cui sorridere nella mia vita, diciamo che non è stata proprio fantastica ma, quando sto con te mi viene naturale.. Tel’ho detto piccola, sei la mia cura...La mia luce, il mio sole, il mio tutto...-mi confessa dolce mentre a quelle parole delle lacrime sfuggono al mio controllo
 -Ti amo Edward e, se mai un giorno vorrai raccontarmi qualcosa sappi che io sono qui...Ormai non me ne vado più da nessuna parte...- gli dico accarezzandogli il viso
 -Sei la mia nuova vita Bella...- sussurra sulle mie labbra prima di baciarmi.
Subito le mie mani finiscono tra i suoi morbidi capelli mentre le sue dolcemente si posizionano sui miei fianchi,tirandomi di piu verso il suo corpo.
Le nostre lingue si cercano e si uniscono tra loro quando all’improvviso sento sfuggigli un piccolo gemito e subito mi stacco da lui
-Perche ti sei staccata?- mormora cercando di ritornare sulle mie labbra
-Avevo sentito un tuo gemito e pensavo di averti fatto male...- dico preoccupata mentre vedo comparire un sorriso sul suo viso
-Beh diciamo che non era proprio di dolore quel gemito piccola..- mi risponde facendomi arrossire.
-Ooh...Io pensavo...- provo a dire ma vengo fermata dalle sue soffici labbra che si riposano sulle mie
-Ti amo...- mormora tra un bacio e l’altro
-Anche io...- rispondo mettendo poi per sbaglio una mano sullo stomaco forse con troppa forza facendolo lamentare
-Oddio Ed scusami non mi sono ricordata...- dico mortificata
-Nulla piccola...Non fa niente...-
-Edward ascolta ti va di andare a letto? Io sono stravolta e tu devi stenderti cosi le fasciature con la crema fanno effetto..- gli chiedo
-Tranquilla te l’avrei chiesto io ma..Prima di andare a letto non è che posso prendere un antidolorifico? Ho cercato di resistere ma mi fan veramente male le ossa quando respiro..- dice
-Potevi dirmelo prima!!!Aahhh voi uomini...Troppo orgogliosi pure per prendere l’antidolorifico..- mi lamento facendolo ridacchiare mentre cerco la pastiglia e gliela porgo con dell’acqua che subito beve.
-Dai ora andiamo...- dico prendendogli la mano ed andando con lui fino alle scale ma ai piedi di queste Edward si ferma cosi mi giro verso di lui
-Qualcosa non va?- domando
-Beh io pensavo di dormire sul divano... Non voglio farti dormire scomoda...- mi dice preoccupato
-Edward ho un letto ad una piazza e mezza in camera..Non credo che staremo stretti ma se preferisci dormire da solo posso andare nella camera di Charlie- dico un po’ triste all’idea che non mi voglia al suo fianco
-NO!!- risponde  veloce forze alzando troppo la voce e arrossendo –Io..Io vorrei dormire con te.. E’ solo che pensavo che tu...- ma lo interrompo mettendogli un dito sulle labbra.
-Io vorrei tantissimo dormire al tuo fianco Edward..- gli dico e come risposta ottengo un sorriso splendente –Dai vieni che ti aiuto a salire- dico e prendendolo sottobraccio saliamo insieme la rampa fino ad arrivare al piano superiore.
-Io vado nel bagno di Charlie...Tu usa pure il mio della camera- gli grido prima di sparire in bagno
Mi lavo e mi metto il mio “pigiama”. So già che se metto su i pantaloni durante la notte muoio di caldo cosi come sempre indosso la maglietta che mi ha regalato Jake e le mie culotte sperando che ad Edward non scocci se rimango vestita cosi e che non corra via spaventato da me e facendomi un po’ di coraggio esco dal bagno e ritorno in camera mia.
Ancora non c’è nessuno e sento che l’acqua sta scorrendo nel lavandino, segno che Edward è ancora li dentro,per cui  prendo e mi stendo sulle coperte accendendo il Mac per vedere su internet se ci sono delle novità sui problemi che ha Charlie in questi giorni.
Non mi ha ancora richiamato ed in effetti sto iniziando a preoccuparmi viste le notizie che si trovano sui siti che parlano di rapine mano armate e furti nelle case che ormai sono all’ordine del giorno a Seattle.
La paura mi invade totalmente quando tra i vari articoli leggo un titolo: “poliziotto ucciso durante uno degli ultimi colpi della banda” e subito sento gli occhi pizzicare per via delle lacrime che premono per uscire,mentre continuo il testo fino ad arrivare a leggere il nome del poliziotto e tirare un sospiro di sollievo notando che non si tratta del mio "baffetto”.
-Bella posso entrare?- chiede Edward che si ferma prima di rientrare in camera
-Si si certo vieni...- dico subito facendolo entrare e noto che è ancora vestito come prima
-Ehm non riesco ancora a toglierla da solo...Mi sa che mi dovrai aiutare ancora tu..- mi dice avvicinandosi al letto
-Tranquillo...Non ci sono problemi...- gli rispondo alzandomi ed andando da lui ma mentre faccio per slacciargli la felpa, con il cuore a mille, Edward mi blocca il polso
-Bella,stavi piangendo?Qualcosa non va?- chiede fissandomi attentamente
-No non stavo piangendo è tutto apposto...- cerco di rispondere ma subito lo vedo riprendermi
-Amore non mentirmi...E poi,le lacrime che hai sul viso ti hanno tradito subito...- mi risponde per poi abbassarsi e baciarle via con le sue labbra
-E’ che...Poco fa stavo controllando le novità su quello che sta succedendo a Seattle e c’era la notizia della morte di un poliziotto e mi sono subito preoccupata per mio padre...Non si è ancora fatto vivo...- dico abbassando gli occhi per poi fiondarmi tra le sue braccia che subito mi accolgono stringendomi con dolcezza.
-Dai piccola non ti preoccupare... Tuo padre starà bene... Magari non ha avuto ancora tempo a disposizione per chiamarti ma stai sicura che appena troverà un minuto lo farà…- mi sussurra affondando il volto tra i miei capelli e ispirandone il profumo.
-Lo spero...- gli rispondo solamente strofinando il volto sul suo petto ma sento all’improvviso il suo corpo irrigidirsi cosi subito mi stacco e lo guardo con occhi interrogativi
-B...Bella questo....E’ il tuo pigiama?- chiede con gli occhi sbarrati
-Beh...Io...Io di solito vado a dormire cosi perche di notte ho caldo...- dico arrossendo –Se vuoi...Se vuoi però vado a mettere su i pantaloni della tuta...-
-NO!!- dice subito –volevo dire no... Se sei abituata a dormire cosi per me non ci sono problemi.. Non voglio che dormi scomoda solo per colpa mia... Già ti porterò via metà letto...- dice sorridendomi lievemente
-Edward amore te l’ho già detto...Mi fa solamente piacere che dormi qui..- dico passandogli una mano sul viso –dai ora ti tolgo la felpa e ti rimetto la pomata cosi domani sono sicura che non ti faranno piu male almeno le botte...- dico iniziando a far scendere la cerniera
-Sai quella maglietta mi ricorda tuo padre...- mi dice ridacchiando
-Si...Mel’ha regalata mio cugino...E non solo questa...Me le facevano arrivare Jake e mio padre a Phoenix anche le lenzuola, le felpe e molte altre cose.. Dicevano che cosi quando le vedevo mi ricordavo di lui qui a Forks che mi aspettava...- dico ricordando i brutti periodi che ho vissuto da mia madre.
-Ho toccato un brutto argomento mi sa... Lo vedo dai tuoi occhi quindi...Discorso chiuso...Di che vuoi parlare mentre mi fai da infermierina?- mi chiede sorridendomi
-Uhm...No preferisco concentrarmi sul mio lavoro grazie...- gli rispondo per le rime e con il suo aiuto inizio a sfilar dal suo braccio la felpa.
Disfo la fasciatura e subito mi metto a spalmargli ancora la crema sul petto e sento i suoi muscoli sotto le mie dita che si rilassano un po’ alla volta.
-Amore stanno già uscendo tutte le macchie viola...Dio mi sento cosi in colpa...Se non fossi venuta li a lavorare tu a quest’ora non saresti ridotto in questo modo...- mormoro mentre lo rifascio e la sua mano mi solleva subito il viso
-Bella non pensarlo nemmeno questo...Io sono solamente felice che tu sia venuta a lavorare in biblioteca se no io e te a quest’ora potremmo non essere qui...Ok magari non avrei queste botte sul corpo ma fidati che sarei ancora solo a pensare a quanto vuota era la mia vita se non ti avessi conosciuto...- mi confessa dolcemente.
-Se in questo momento ti dico che ti amo è troppo scontato vero?-dico e in risposta lui col sorriso sulle labbra mi mormora
-Vorrei sentirtelo ripetere ogni secondo altro che scontato o non scontato...- e si abbassa su di me prendendomi il volto tra le mani e baciandomi con passione.
Le nostre labbra si scollano solamente per pochi secondi,giusto il tempo per prendere altro ossigeno,per poi riappropriarsi e giocare con la lingua dell’altro
-Ti amo piccola...- mormora quando si stacca -sei tutto per me....- aggiunge e senza darmi modo di rispondere mi bacia di nuovo mordicchiandomi il labbro e facendomi gemere
-Uhm Eddy...-mormoro dopo il suo gesto ma all’improvviso si ferma staccandosi da me
-Come...Come mi hai chiamato?- chiede con occhi sgranati
-Io, non lo so...Eddy?...Ma se non ti piace se non vuoi non ti chiamo più cosi...- dico mortificata
-No...E’ che...E’ strano...Solo mia mamma mi chiamava cosi… E non mi riferisco a Esme ma alla mia madre naturale...-dice perso nei ricordi
-Non  lo sapevo...Scusami... Prometto di non farlo mai più...-dico fissandolo negli occhi per fargli capire tutto il mio dispiacere,ma lui a differenza di ciò che pensavo,con un sorriso mi prende il volto tra le mani e mi dice
-Bella, non preoccuparti… Non potevi saperlo e poi... Mi piace sapere che tu mi chiami cosi...-
-Sei... Sei sicuro? Non voglio riaprire ricordi che ti fanno soffrire...-mormoro cercando di capire se è veramente ciò che vuole
-Sicurissimo...Ormai è passato tanto tempo...Ma ora tu e solo tu potrai chiamarmi in quel modo...-dice baciandomi la punta del naso
-Uhm...Ok...ora però che ne dici di mettere una maglietta e andare a letto?-
-Ok vicesceriffo Swan...Però mi dovrà aiutare...-
-Ah...Mi toccherà fare questo sforzo per il mio ragazzo...- e cosi dicendo tra una battuta e qualche smorfia di dolore riesco a infilargli la maglietta di Jake.
-Ehm...Bella,non è che tuo cugino per caso ha lasciato dei pantaloncini? Anche io non sono abituato a dormire vestito e,con questi penso che morirò di caldo...-dice indicandomi i pantaloni lunghi della tuta.
-Oh...Non saprei ma posso controllare- dico alzandomi per andare nella camera di Jake ma mi blocca prima
-No no tranquilla allora lascia stare... Resisterò...O al massimo mi vedi in boxer per casa..- dice ridacchiando mentre io arrossisco subito all’idea
-Bella amore scherzavo..- dice venendo verso di me ed accarezzandomi la guancia
-No beh ma hai ragione...Se senti caldo non farti problemi...Ho già visto uomini in boxer- dico ma mi correggo subito quando vedo che si irrigidisce alle mie parole –Oh no no no non è quello che pensi tu!!!E’ che abito con due uomini ora e spesso e volentieri quel cretino di mio cugino viaggia per casa con solo quelli addosso- spiego subito e lo vedo rilassarsi
-Avevo già pensato al peggio....-dice sospirando
-Non devi...Non ne hai motivo...Tu sei... Beh sei il mio primo ragazzo...-  ammetto in imbarazzo
-La cosa non può che rendermi felice... Anche perche allora abbiamo qualcos’altro in comune... tu sei la prima ragazza che riesce a sopportarmi per più di 10 minuti di fila senza scappare via da me...- dice accarezzandomi dolcemente
-Quelle cretine,non sanno che cosa si sono perse allora...- mormoro felice che lui abbia scelto me al posto di tutte le altre
-Già ma finalmente sei arrivata tu....Dai andiamo a letto che i tuoi occhioni da cerbiatto continuano a chiudersi per il sonno...- mi risponde sorridente prendendomi per mano e seguendo lui mi siedo sul letto –Tu di solito come preferisci dormire?-
-In che senso?- chiedo non sapendo cosa intende
-Era per capire su che lato ti giri per dormire...Tel’ho detto non voglio farti dormire scomoda...- dice apprensivo
-Oh...beh di solito mi muovo cosi tanto che nemmeno mi rendo conto... Quindi.. Vieni qui e poi ci organizziamo...-dico picchiettando sul letto per farlo sdraiare accanto a me
-Uhm ok...Senti Toketto qui sotto lo lasci qui a dormire?- chiede guardando a terra
-Chi?????- chiedo e mi sporgo per vedere cosa indica –Oh Tokyto... Beh si è nella sua cuccetta...Di solito dorme li ma se a te da fastidio lo porto giu...- gli chiedo
-Oh no tranquilla...Era solo per sapere... Allora notte Tokyto – dice abbassandosi e lasciando due carezze al cane che poi riprende a dormire tranquillo mentre io mi metto sotto il piumone seguita a ruota da lui che una volta coperto però si volta verso di me
-Ehm...Bella...Senti prima hai detto che potevo togliere i pantaloni giusto?- domanda guardandomi
-Beh si...- rispondo imbarazzata.
-Ok allora se non ti scoccia li tolgo perche sotto questo coso si muore di caldo...- dice e sgusciando fuori lentamente,probabilmente a causa delle botte di oggi, si abbassa i pantaloni rimanendo in boxer.
Alla vista delle sue gambe muscolose e del suo inguine coperto solamente da quel pezzettino di stoffa,iniziano a venirmi vampate di calore e probabilmente il mio colore in viso assomiglia a quello di un pomodoro maturo
-Amore hai caldo anche tu?- chiede Edward ritornando da me e mettendosi al mio fianco
-Oh...Ehm....Si in effetti fa caldo qui dentro...- dico ridacchiando nervosa cercando di calmare i bollenti spiriti
-Non sai mentire piccola...Dai ora dormiamo prima che ricomincio a baciarti e non ti faccio chiudere occhio...- mi dice cercando di farmi salire a dormire con il volto sul suo petto
-Amore no...Sei pieno di botte non voglio farti male...- gli dico allontanandomi
-Smettila Bella...Non mi fai male...Sei una piuma... e poi ora che posso coccolarti tu ti allontani? Va che non si fa cosi mia cara...- dice facendomi ritornare li
-Ok mi arrendo...ma solo se mi fai i grattini sulla schiena che mi rilassano....- gli rispondo ma uno sbadiglio mi colpisce a metà frase.
-E grattini siano....Comunque buonanotte amore mio...A domani...- dice baciandomi il capo mentre con le dita inizia a farmi i ghirigori sulla schiena.
-Buonanotte Eddy...- gli rispondo ormai nel mondo dei sogni che subito mi fan ritornare da lui.

Continua....

Bene...eccoci alla fine del capitolo... So che vi ho fatto attendere parecchio ma l'ispirazione era partita e sembrava non voler tornare piu...
cooooooooooomunque...bando alle ciance... Tanti auguri di Buon Natale e buon anno....
bacioni
sara

 
 

venerdì 19 ottobre 2012

CAPITOLO 4


Sinceramente non so nemmeno io come definire il capitolo...Mi piaciucchia ma non mi soddisfa...piu lo leggo piu trovo cose che non vanno....Quindi basta...Lascio a voi ogni sentenza...


CAPITOLO 4
In poco tempo arriviamo a casa mia anche se, mentre eravamo in macchina, vedevo che continuava a sentir dolore per il modo in cui contraeva la mascella quando si toccava lo stomaco e a volte anche il petto.
Appena entriamo appoggio subito le nostre cose e corro in bagno a prendere l’occorrente per le medicazioni. Quando torno da lui lo trovo in soggiorno intento a guardare le foto che ci sono sui mobili.
-Sei carina anche con i capelli corti sai?- dice all’improvviso girandosi verso di me e mostrandomi la foto che ho mandato a mio padre un paio di anni fa, mentre io ho il respiro bloccato per quello che ha detto.
Non è possibile che uno come lui possa trovare me carina.
-Ehi Bella...Respira...- dice appoggiando l’immagine e ritornando al mio fianco fermandosi a pochi centimetri dal mio corpo
-E sei bellissima quando arrossisci. Sai anche questo?- dice poi abbassando il viso verso il mio e come nel sogno più bello che ha popolato le mie notti in queste due settimane, le sue labbra si appoggiano sulle mie, sfiorandole lievemente.
-Tu lo sei sempre invece...- sussurro appena le nostre labbra si allontanano e i nostri occhi si perdono di nuovo gli uni negli altri. Un sorriso lieve  compare sul suo volto ma a quel movimento il labbro si riapre provocando ancora una fuoriuscita di sangue.
-Bella io...-inizia a dire ma lo blocco prima della fine della frase.
-Prima conviene che ti fai una doccia per toglierti il sangue così ti medico e poi possiamo parlare con calma… Ok?- dico sorridendogli quando vedo un piccolo broncetto che gli compare sul viso
-Ok...Ehm Bella…Ora che ci penso io non ho un cambio..-
-Uhm tranquillo arrivo...Dovrei ancora avere qui un po’ di cose di mio cugino. Le lascia quando viene a trovare Charlie prima di ripartire per affari...- dico correndo di sopra per cercare dei vestiti di Jake ma a metà scala mi fermo perche un lamento mi fa girare e trovo Edward sui primi scalini che dolorante è piegato su se stesso e si tiene lo stomaco.
Lo raggiungo in un secondo, fortunatamente senza cadere, e facendolo appoggiare a me lo accompagno fino in bagno dove lo faccio sedere sul bordo della vasca.
-Arrivo subito..- dico ritornando nella camera degli ospiti e prendendo tutto il necessario per Edward, arrossendo alla vista dei boxer perchè immaginarli su Edward mi provoca un eccitazione assurda.
-Edward posso entrare?- chiedo prima di riaprire la porta del bagno nel caso sia mezzo nudo ma non è cosi perche lo vedo ancora tutto vestito che mi guarda con una faccia strana.
-Ehm...Mi servirebbe una mano...Mi fa malissimo lo stomaco quando sollevo le braccia per cambiarmi..- dice arrossendo.
-Ooooh uhm ok ti... Ti aiuto io..- sussurro in completo imbarazzo appoggiando il cambio sul mobile e avvicinandomi a lui.
Appena le mie mani arrivano al bordo della sua felpa una scossa mi percorre l’intero corpo e anche lui vedo che ha la stessa sensazione.
Tremando slaccio la zip e tolgo l’indumento lasciandolo con una camicetta bianca dallo scollo a V che aderisce perfettamente al fisico scolpito. Il mio cuore inizia a battere freneticamente quando inizio ad alzarla sotto i gemiti di dolore di Edward mentre solleva le braccia per toglierla.
Una volta sfilata non riesco a non ammirare la perfezione del suo corpo: i muscoli non sono troppo evidenti ma si intravedono solo lievemente, le spalle sono alte e larghe ma non troppo muscolose ma le cose che catturano  la mia attenzione sono le medagliette che ha appese al collo e soprattutto il tatuaggio sul suo braccio.
-E’ il...- inizia a dire ma lo anticipo
-Il koru maori...E’ bellissimo...- dico passando le dita sulla superficie del suo braccio –ha un significato bellissimo...Sai volevo farlo anche io quando ho deciso di venire qui..Beh diciamo che io puntavo a farlo un pochino più piccolo...- dico ridacchiando e facendo sorridere anche lui – Simbolo di cambiamento, mi ha sempre affascinato... Tu quando l’hai fatto?-  dico ma me ne penso quasi subito quando noto che il sorriso gli scompare dal volto e  abbassando gli occhi mi sussurra
-In realtà simboleggia l’inizio di una nuova vita e io…Beh l’ho fatto quattro anni fa,quando Carlisle ed Esme mi hanno adottato..-
-Scusami Edward non volevo essere cosi ficcanaso... Non avrei dovuto chiedertelo...- dico accarezzandogli il volto e lui blocca la mia mano sulla sua guancia facendosi coccolare chiudendo gli occhi e lasciando andare un sospiro.
-Tranquilla... Non potevi saperlo...- dice poi aprendo gli occhi e fissandoli nei miei noto che sono lievemente lucidi –ora conviene che mi faccio una doccia perchè poi devo fare una cosa..- dice schiarendosi la voce e cercando di fare un lieve sorriso.
-Uh si… Che scema... Ehm… Non devo più fare nulla, nel senso fai tu ora giusto?- domando riferendomi al resto dei vestiti che indossa completamente rossa.
-Oh si si tranquilla quelli ci riesco...- dice anche lui imbarazzato mentre io mi defilo alla velocità della luce con un semplice -A dopo-

Mentre Edward è sotto la doccia mi metto ai fornelli per preparare qualcosa per cena e ripenso a tutta questa giornata iniziata male ma continuata bene a parte il fatto che Edward è stato malmenato.
Per la prima volta abbiamo parlato,si è preoccupato per me,mi ha difeso da quei cretini,mi ha detto che sono bellissima ma soprattutto mi ha baciata.
E io invece? Non son riuscita a dire molto a parte che anche lui è bellissimo anche se avrei voluto gridagli che dal primo giorno in cui l’ho visto mi sono innamorata di lui.
E quando l’ho spogliato poi è stato il momento più imbarazzante della mia vita. Avrei voluto saltargli addosso e passare le mie labbra su ogni centimetro del suo corpo cosi perfetto. E’ stato difficile riuscire a calmare i miei bollenti spiriti! Per fortuna ci sono riuscita ma solo portando il discorso su altro che però ha avuto l’effetto di rattristarlo.
E ora che farò quando tornerà qui finita la doccia? Se si fosse pentito di avermi baciato e prima quando l’ho interrotto voleva dirmi quello? Oddio li si che crollerei in lacrime.
Mi blocco con il cucchiaio a mezz’aria proprio pensando a questa cosa mentre il panico mi assale e son costretta a poggiare entrambe le mani sul pianale e cercare di rilassarmi un secondo perche se no rischio di impazzire.
-Bella che ti succede?- chiede all’improvviso Edward comparendo alle mie spalle facendomi saltare per lo spavento mentre il cucchiaio mi vola nel lavandino.
-Oddio Edward ma tu arrivi sempre alle spalle per spaventare la gente?- chiedo mettendo una mano sul cuore e cercando di regolarizzare i battiti.
-Scusami però vedevo che facevi respiri affannati e pensavo stessi di nuovo male...- dice mortificato. Mi giro per poterlo tranquillizzare ma appena lo faccio il mio sguardo finisce sul suo corpo mezzo nudo –Ehm non sono riuscito a mettere da solo la felpa perche mi fa male quando porto troppo indietro le braccia,potresti...Si ecco potresti darmi una mano?- chiede rosso in viso.
-Si certo vieni ti aiuto...- dico facendomi passare la maglia ma mentre lo fa i miei occhi si posano sul suo corpo e noto che dei lividi iniziano ad intravedersi –Edward oddio ma che diavolo ti hanno fatto...Guarda qui,domani ti usciranno degli ematomi immensi...- mormoro preoccupata passando le mie dita sul suo petto laddove stanno uscendo le macchie violacee e sentendo i suoi muscoli fremere sotto il mio tocco.
-Mi hanno preso a calci mentre ero a terra e non sono riuscito del tutto a pararli perche più che altro coprivo la faccia..- dice passandosi una mano sul sopracciglio spaccato
-Ora vieni qui che ti medico che poi è pronta la cena...- sussurro prendendolo per mano e andando con lui in soggiorno sul divano dove avevo lasciato il necessario per le medicazioni –ti va bene che sono un’attira disgrazie e ho tutti i medicinali possibili ed immaginabili a portata di mano, soprattutto quelli per botte e cadute visto che l'80% del mio tempo lo passo facendo compagnia al pavimento..- dico ridacchiando mentre inizio a passare la pomata sul suo petto per poi fasciarlo.
-Con questa domani ci saranno solo le macchie ma il dolore sarà decisamente meno del previsto- dico mentre Edward non distoglie nemmeno per un secondo lo sguardo da me, seguendo attentamente ogni mia mossa, ed aiutandomi alzando le braccia quando devo fasciargli il petto.
Imbevo il cotone con il disinfettante e passo alla parte più difficile e probabilmente più dolorosa per lui. Infatti appena appoggio il batuffolo sul suo sopracciglio spaccato un gemito di dolore gli sfugge dalle labbra.
-Scusami non volevo farti male...- sussurro mentre lui non smette di fissarmi con i suoi occhi smeraldini.
-Tranquilla non mi hai fatto nulla tu,anzi stai facendo sin troppo per me...- risponde
-Eh dai,neanche avessi fatto chissà che cosa! E’ il minimo visto che l’hai fatto per prendere le mie difese..- dico ultimando il lavoro con il sopracciglio e mi abbasso cambiando il batuffolo di cotone e prendendone un altro per disinfettare il labbro ma,una volta imbevuto, non riesco ad avvicinarlo alle sue labbra perchè appena mi giro quest’ultime finiscono sulle mie facendomi spalancare gli occhi shockata.
La sorpresa dura solamente pochi secondi e subito mi ritrovo ad approfondire il bacio facendo scorrere la mano tra i suoi capelli,ancora umidi per via della doccia. Cerco di far piano con i movimenti visto che il labbro è ancora da medicare ma lui non è dello stesso avviso perche dopo qualche secondo diventa passionale e cerca un maggior contatto facendo cosi iniziare a danzare insieme le nostre lingue.
Ci fermiamo dopo un tempo per me indefinito e appoggiamo le nostre fronti tra loro quando Edward inizia a parlare.
-Bella...Prima mi hai fermato per mandarmi di sopra a far la doccia ma ora non ho intenzione di farmi interrompere di nuovo per cui ti prego fino a quando non finisco il mio discorso non dire nulla ok?- chiede  e io annuisco solamente ancora rintronata dal bacio appena ricevuto
-Ecco vedi...Non sono mai stato un tipo molto sociale ed espansivo anzi ho sempre voluto starmene sulle mie già quando ero piccolo. Le cose peggiorarono poi quando morirono i miei genitori in un incidente in macchina mentre mi venivano a recuperare da un mio compagno di scuola quando avevo circa sai anni. Da li ho continuato a passare da una casa famiglia all’altra a causa proprio di questa mia asocialità. Figurati,nessuno voleva adottare un ragazzo che nemmeno ha voglia di salutarti. Tutto cambiò poi quando quattro anni fa Carlisle mi ha adottato. Sinceramente non me l’aspettavo ma subito mi hanno accettato riuscendo a sopportare il mio carattere cosi cupo. In questi anni però sono riuscito a riprendermi grazie a loro e ad aprirmi leggermente soprattutto per merito di Emmett ed Alice. Poi sei arrivata tu, e hai portato un nuovo spiraglio nella mia vita...Non so cos’hai ma il primo giorno quando sei entrata nel parcheggio tutta sorridente,è stato come se quel sorriso mi avesse colpito direttamente e avesse portato un po’ di chiarore nella mia vita… Non riuscivo a non lanciarti sguardi durante la giornata per vedere le tue espressioni che passavano dall’annoiato quando facevamo matematica all’affascinato quando facciamo letteratura. E quando sei arrivata in libreria una settimana fa le cose sono migliorate ancora di più perchè potevo osservarti anche al di fuori della scuola mentre sognante gironzolavi tra gli scaffali,a volte facendo facce buffe per i mille viaggi che eri costretta a fare non conoscendo ancora la giusta posizione dei libri- dice ridacchiando mentre io sono paralizzata,con la bocca spalancata completamente shockata dalla sua confessione -quello che voglio dirti è che...Beh mi sono innamorato di te Isabella..Penso dalla prima volta che ti ho vista,ma sono stato sempre cosi codardo da non riuscire nemmeno a parlarti direttamente e per poterti conoscere ti tenevo sveglia fino a tardi la notte mandandoti messaggi perche ero troppo spaventato dall’idea di un tuo rifiuto che non sarei riuscito a sopportarlo. Ma oggi non ce l’ho più fatta… Ero stufo di sentirti via messaggio e poi non parlarti quasi durante il giorno solo a causa della mia timidezza cosi mi sono fatto avanti e devo dire che ne è valsa la pena. Anche di prendere quelle botte per difenderti,l’ho fatto e lo rifarei mille volte per te...- dice sfiorandomi il volto con una mano mentre delle lacrime sfuggono incontrollate dai miei occhi.
-Ora… Beh ora se vuoi posso andarmene ma prima dovevo dirti queste cose… Son due settimane ormai che tengo tutto dentro e stavo esplodendo...- dice passandosi una mano nei capelli nervoso cosi io prendendo coraggio dico solamente l’unica cosa che penso.
-Ti amo Edward... Dal mio primo giorno di scuola quando,arrivando nel parcheggio ho visto la mia macchina preferita con all’interno un conducente affascinante con due occhi smeraldini che mi hanno stregato e a cui pensavo ogni istante della mia giornata..- faccio per continuare ma vengo fermata da un’Edward sorridente che mi abbraccia e stringendomi mi fa volteggiare per aria fino a quando un piccolo dolore non lo fa bloccare e quasi mi ritrovo col sedere a terra.
 -Ehi macho man allacciati la felpa che fa freddo e andiamo a mangiare che ho abbastanza fame...- dico lasciandogli un bacio a schiocco sulle labbra per poi iniziare ad andare in cucina.
-Bella ma quanto è muscoloso tuo cugino scusami? Ci sto dentro quasi due volte in questa felpa mentre i pantaloni mi vanno giusti..-
-Beh faceva rugby quindi diciamo che ha due spalle non indifferenti...- dico ridacchiando al pensiero del fisico di Jake che come dice Charlie "assomiglia ad un imbuto".
-Uhm ok ora capisco...-
-Edward ascolta non conviene che fai una chiamata a casa?Sono già le 9 di sera e magari si preoccupano se non ti vedono tornare- dico prendendo la sua mano e facendolo sedere a tavola
già mi ero dimenticato...Esme sarà come sempre in pensiero...- dice mentre un piccolo sorriso si fa spazio sul suo volto.
-Tieni prendi...Io nel frattempo servo la cena- dico passandogli il cordless e poi lo sento chiamare casa e parlare
-Ciao Es... Mamma... Ascolta starò fuori per il fine settimana... No non nel cottage dico proprio fuori... Ecco sono con...- si ferma fissandomi quasi per chiedermi il permesso di dire o meno con chi è ed io gli faccio un cenno affermativo arrossendo –ecco sono a casa di Isabella,la figlia di Charlie… Si è lei la ragazza della biblioteca... Ecco noi...Vedi sono da lei perche lui deve stare fuori tutto il fine settimana e così volevo tenerle compagnia non mi va che stia a casa da sola...Ecco beh,quello non lo so ancora...- dice arrossendo -Si ok mi farò sentire...Ciao a presto...Anche a voi- dice riattaccando
-Scusami ma voleva sapere dov’ero..- dice per la prima volta abbassando lo sguardo dal mio
-Tranquillo Edward non ci sono problemi per me...-
-E mi ha chiesto anche il motivo per cui rimanevo per tutto il fine settimana cosi gli ho parlato di Charlie ma poi mi ha chiesto come mai stavo con te e se stavamo insieme e io...Beh...- balbetta
-Tu gli hai detto che non lo sapevi..- finisco la frase per lui.
-Ecco si esatto...Senti Bella so che è presto ma...Dici che noi due potremmo, ecco, potremmo stare insieme, come una coppia intendo...- chiede imbarazzato
-Si!!!!- rispondo di getto forse con voce troppo alta perche Edward scoppia a ridere –cioè volevo dire che mi farebbe piacere insomma essere la tua ragazza.. Sempre se per te va bene...- dico rossa
-Certo che mi va bene Bella!- risponde lui
-Sai ancora non mi sembra vero tutto questo... Fino a inizio settimana non ci eravamo mai rivolti parola e va beh io ero già cotta di te e sapere che anche tu provi qualcosa per me sembra essere uno di quei fantastici sogni che facevo la notte-
-Si in effetti è molto strano anche per me...Non pensavo che sarei riuscito ad uscire dal mio guscio ma come ti ho già detto tu hai cambiato molte cose in me...Ora però mangiamo che oggi mi sei svenuta tra le braccia per non aver mangiato nemmeno un boccone..- dice facendomi sorridere ed entrambi iniziamo a cenare.

Continua.....


Oddio....Non so che dire....A parte che aspetto i vostri pareri... Bacioni
sara